Archivio per luglio, 2008

Lezione di vita

Posted in Uncategorized with tags , , , , , on 30 luglio 2008 by Gemma

L’altro giorno ho appreso da un amico la notizia che Randy Pausch, professore universitario di Informatica, Interfaccia umano-macchina e Design presso la Carnegie Mellon University, è spirato il 25 luglio scorso al termine di un’agonia che lo attanagliava da tempo.

Pausch aveva acquisito notorietà a livello mondiale a seguito della sua celebre “ultima lezione”, intitolata “Really achieving your childhood dreams” (“Realizzare davvero i vostri sogni di bambini”), che tenne nel settembre 2007 dopo che i medici gli avevano diagnosticato un tumore incurabile ed un’aspettativa di vita ridotta ad una manciata di mesi.

In questa occasione (come era toccato ad altri accademici prima di lui) Pausch tentò di tradurre tutto il proprio bagaglio di esperienza umana e professionale in una conferenza di poco più di un’ora, in una sorta di lascito culturale arricchito dalla propria vicenda personale.

Era perciò inevitabile che “The Last Lecture” (questo il titolo originale) divenisse molto più di una semplice conferenza.

Data la condizione di un uomo che sa che la fine dei suoi giorni è davvero prossima, ogni parola della sua lezione assumeva un peso particolare.

Ciononostante, Pausch decise di sostenere il suo ultimo discorso con serenità e leggerezza a tratti disarmanti (celebre la sua battuta: “Ho avuto una conversione in punto di morte. Ho appena comprato un Macintosh.”) e di affrontare a viso aperto la propria situazione, presentando il cosiddetto “elefante nella stanza”, il cancro, e scegliendo di nominarlo il meno possibile, per potersi concentrare sul proprio testamento.

Il quale prese la forma di un insegnamento che Pausch disse essere stato elaborato per i suoi tre figli, ma che risultò un accorato appello che ogni uomo o donna sulla terra potrebbe fare proprio, denso di massime universali e trasudante passione per la vita.

Non starò a discutere sulla condivisibilità dell’insegnamento morale del professor Pausch (come non trovarsi pienamente d’accordo con chi dice che non si deve smettere di lottare per abbracciare concretamente i propri sogni?); ne’ darò retta ai cinici che lo ritengono un megalomane il quale, sapendo che i giochi stanno per finire, cerca pateticamente di lasciare traccia di se’ sciorinando pretenziose “verità” atte a zuccherare la realtà di questo-triste-mondo-malato.

Uomini del genere sfuggono alle catalogazioni, perchè risulterebbero estremamente riduttive o, al contrario, esageratamente celebrative.

Per una volta, dunque, lascio i commenti ad altri.

Chi fosse interessato, può trovare a questa pagina la versione originale dell’ultima lezione del professor Pausch.

Se non masticate l’inglese e cercate una versione un po’ più “short”, troverete qui un “riassunto” presentato allo show di Oprah Winfrey (corredato di sottotitoli in italiano).

Alla prossima.